Che cos'è una pioggia d'estate

"All'inizio la bellezza pura irrompe nel cielo, quel timore rispettoso che si impadronisce del cuore, sentirsi così irrisori al centro stesso del sublime, così fragili e così ricolmi della maestà delle cose, sbalorditi, ghermiti, rapiti dalla magnificenza del mondo. Dopo, percorrere un corridoio e d'improvviso penetrare in una stanza piena di luce. Un'altra dimensione, certezze appena nate. Il corpo non è più un involucro, la mente abita le nuvole, sua è la potenza dell'acqua, si annunciano giorni felici, in una nuova nascita. Poi, come le lacrime, che sono talvolta tonde, abbondanti e compassionevoli, si lasciano dietro una lunga spiaggia lavata dalla discordia, così la pioggia estiva, spazzando via la polvere immobile, è per l'anima degli esseri come un respiro infinito. Quindi certe piogge d'estate si radicano in noi come nuovo cuore che batte all'unisono con l'altro."


Questo estratto ha una potenza che mi colpisce.
Coglie un'energia.
Nella sua poeticità trasfigura qualcosa che in sè ha del miracoloso: la pioggia d'estate.
E' un momento di scontro evidente, in cui il paradosso dell'incontro acqua caldo si fa forte, assoluto, estremo nella sua semplicità.
Adoro l'attimo di sospensione, così solenne: il cielo sembra vibrare, carico di potenza.
Poi la rassegnazione magica, il calore che si sprigiona nel suo elemento opposto, l'acqua che scende.
Una fusione, splendida



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